domenica 22 febbraio 2009

I Mago. 3° puntata.

Si guardò attorno. Probabilmente non ritenne opportuno disturbarmi, o, forse, era necessario ceh io dormissi, così da poter curiosare tra tutte le mie chincaglierie indisturbato.
Più che curiosità, la sua era una ricerca con uno scopo preciso. Aveva ripreso le sue sembianze ma, per evitare di fare rumore, aveva mantenuto le zampe da gatto, silenziose come l'inganno.
Comiciò ad osservare tutte quelle boccettine di cristallo di York che tenevo ben ordinate sulla madia dove facevo i biscotti. Mi erano state regalate dal vecchio vetraio che viveva in uno dei sessantacinque villaggi della regione di Coo: le avevo riempite con i miei intrugli multicolori e a volte mi piaceva osservarle.
"Dunque... è proprio lui!" pensò "é proprio il vecchio topo alchimista del bosco, quello che colleziona le piogge e i venti, e le nevi e gli arcobaleni, e che ricerca i profumi degli alberi e i colori delle notti; e conserva i cataclismi e le maree e i vortici e i cicloni, per riprodurli nel suo laboratorio....

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